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venerdì 16 agosto 2019

lavocedipamelamastropietro

http://valentinabarigelli.home.blog/2019/08/16/da-lavocedipamelamastropietro/

Pamela Mastropietro

Lei è Pamela.
Tra pochi giorni avrebbe compiuto 20 anni.
Tutti, o quasi, conoscono la sua storia.
Tutti conoscono la sua morte.
Pochi conoscono il perché della sua morte.
Troppo pochi si rendono conto di come sia arrivata alla morte.
Il suo carnefice, uno dei suoi carnefici, è stato condannato in primo grado all'ergastolo con aggiunta delle aggravanti(violenza sessuale e vilipendio di cadavere).
Ma Pamela, Martire, cosa rappresenta per noi? Quale messaggio ci ha lasciato Pamela Mastropietro?
Ci ha lasciato sgomento, dolore, paura, rabbia e la consapevolezza che qualcosa di reale e profondamente sconcertante è in atto nella storia della nostra civiltà occidentale.
Quella che all'inizio era una sconosciuta ipotesi oggi sta diventando terribile certezza. Mafia Nigeriana.
Ne parlavano alcuni. Era lontana. Era estranea e straniera. Oggi ne parlano tutti. È tra noi. È straniera ma non estranea.
Affamati di soldi e potere. Abusati di droghe e accecati da riti preistorici, questi esemplari,con sembianze umane, vivono tra noi. Vengono traghettati da politici corrotti. Vengono accolti da patetici cordoni umanitari che di umano hanno solo il portafoglio. Scendono a patti con i nostri luridi mafiosi.
Sono senza pietà. Non conoscono il rapporto affettivo /sessuale verso una compagna. La donna è abusata, seviziata. Il sesso è animalesco.
La Mafia nigeriana uccide con ferocia e bestialità.
Pamela ha lasciato un messaggio. Ci ha avvisato del pericolo che stiamo correndo.
I politici per non perdere poltrone e denari aprono i porti.
Ci danno in pasto alle belve.
Non c'è una regola sull'immigrazione. I bambini, quei pochi, vengono eliminati alla partenza. Le donne arrivano si ma solo quelle che possono fruttare soldi.
Qui arrivano uomini violenti. Qui arrivano quelli che al loro paese hanno già mietuto vittime.
Chi ancora si schiera dalla parte dell'accoglienza a prescindere sarà complice di altre giovani vittime.
Chi non vuole regole sarà complice drlle violenze a venire.
Io non mollerò per Pamela. Per mia figlia. Per me. Per l'Italia.
Io non resterò a guardare inerme la fine di quello che oggi abbiamo.
Non resterò a guardare.
Mi batterò con le unghie e con i denti.
La politica che aiuta tutti e non salva i propri cari è la politica di chi si inchina e svende il proprio culo a chi paga di più.
NON MI ARRENDO!!!!!
W L'ITALIA. PAMELA NON È MORTA INVANO. IL SUO MESSAGGIO È FORTE E CHIARO. GRAZIE A LEI ORA SAPPIAMO DA CHI DIFENDERCI
Valentina Barigelli

sabato 3 agosto 2019

PAMELA MASTROPIETRO

Ieri sul web giravano fotografie e video dell'omicidio a colpi di sciabola. Vittima un tedesco. Carnefice un extracomunitario.
Siamo tutti sconvolti ed impressionati. Una macellazione d'istinto, di rabbia, di follia. In pieno giorno e tra i passanti.
Pamela è altro. Come spiegato in fase processuale e più volte ripetuto nei Social, su interviste televisive o sui quotidiani,  Pamela è stata depezzata chirurgicamente, disarticolata, esanguata, scarnificata, lavata con la candeggina. Il suo corpo non è stato macellato per rabbia. Un UNICUM che rivela, in queste crude fotografie, in mano a chi Pamela sia finita.
Mostrare queste fotografie significa far parlare Pamela che non ha altro modo di difendersi e di spiegare i perché di queste atrocità.
Pamela, Martire, dimostra con il suo povero corpo, che esistono organizzazioni criminali,  #mafianigeriana, violente e senza remore che hanno invaso i nostri territori. Scontro tra culture. Scontri politigo/economici ed altro.
Pamela deve essere vista. Tutti dobbiamo, tutti DEVONO prendere coscienza.
Grazie Avvocato Marco Valerio Verni
Valentina Barigelli

dalla pagina ufficiale
#lavocedipamelamastropietro
+++LA FOTO "CHOC" DI PAMELA+++
Giorni fa, abbiamo postato una foto del cadavere di #Pamela, in gran parte oscurata, raffigurante la sua testa DECAPITATA.
Sono state moltissime le reazioni: la stragrande maggioranza delle persone ci ha mostrato solidarietà e vicinanza, invitandoci a postare la foto in questione senza censure, ma non è mancato chi ci abbia accusati  di aver voluto strumentalizzare la vicenda (!) o, addirittura, di essere stati poco rispettosi nei confronti di Pamela.
A parte la curiosità di sapere se, tra questi ultimi,vi sia stato qualcuno che si sia magari indignato quando, a mancare veramente di rispetto per Pamela, fu certa stampa, che la descrisse nel peggiore dei modi,senza averne alcun fondamento, è ovvio che,essendo stata una scelta di noi familiari,parlare di rispetto crediamo sia molto sciocco,dal momento che, nessuno più di noi conosca la storia, nelle sue molteplici sfaccettature,la sofferenza che ne è derivata e, soprattutto,la missione che ora combattiamo e di cui Pamela é il simbolo,con tutti i bilanciamenti del caso sottesi a qualsiasi scelta.
In questa intervista, per il tramite dell' avvocato Marco Valerio Verni,spieghiamo allora,il nostro punto di vista sul perché sia stato necessario pubblicare una delle foto del suo corpo martoriato.
E non è escluso che torneremo a farlo,con fotografie ancora più crude,se ce ne dovesse essere bisogno.
Occorre riflettere su una cosa che sarebbe dovuta essere scontata ma che non lo è stato e continua ad essere clamorosamente ignorata,da alcuni: bisogna accogliere,si,ma solo chi ne ha veramente bisogno e che,una volta da noi,decide di integrarsi,rispettando la nostra cultura,le nostre leggi,i nostri valori,le nostre tradizioni.
Non bisogna importarsi criminali. Si tratta di buon senso e di logica.

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