sabato 3 agosto 2019

PAMELA MASTROPIETRO

Ieri sul web giravano fotografie e video dell'omicidio a colpi di sciabola. Vittima un tedesco. Carnefice un extracomunitario.
Siamo tutti sconvolti ed impressionati. Una macellazione d'istinto, di rabbia, di follia. In pieno giorno e tra i passanti.
Pamela è altro. Come spiegato in fase processuale e più volte ripetuto nei Social, su interviste televisive o sui quotidiani,  Pamela è stata depezzata chirurgicamente, disarticolata, esanguata, scarnificata, lavata con la candeggina. Il suo corpo non è stato macellato per rabbia. Un UNICUM che rivela, in queste crude fotografie, in mano a chi Pamela sia finita.
Mostrare queste fotografie significa far parlare Pamela che non ha altro modo di difendersi e di spiegare i perché di queste atrocità.
Pamela, Martire, dimostra con il suo povero corpo, che esistono organizzazioni criminali,  #mafianigeriana, violente e senza remore che hanno invaso i nostri territori. Scontro tra culture. Scontri politigo/economici ed altro.
Pamela deve essere vista. Tutti dobbiamo, tutti DEVONO prendere coscienza.
Grazie Avvocato Marco Valerio Verni
Valentina Barigelli

dalla pagina ufficiale
#lavocedipamelamastropietro
+++LA FOTO "CHOC" DI PAMELA+++
Giorni fa, abbiamo postato una foto del cadavere di #Pamela, in gran parte oscurata, raffigurante la sua testa DECAPITATA.
Sono state moltissime le reazioni: la stragrande maggioranza delle persone ci ha mostrato solidarietà e vicinanza, invitandoci a postare la foto in questione senza censure, ma non è mancato chi ci abbia accusati  di aver voluto strumentalizzare la vicenda (!) o, addirittura, di essere stati poco rispettosi nei confronti di Pamela.
A parte la curiosità di sapere se, tra questi ultimi,vi sia stato qualcuno che si sia magari indignato quando, a mancare veramente di rispetto per Pamela, fu certa stampa, che la descrisse nel peggiore dei modi,senza averne alcun fondamento, è ovvio che,essendo stata una scelta di noi familiari,parlare di rispetto crediamo sia molto sciocco,dal momento che, nessuno più di noi conosca la storia, nelle sue molteplici sfaccettature,la sofferenza che ne è derivata e, soprattutto,la missione che ora combattiamo e di cui Pamela é il simbolo,con tutti i bilanciamenti del caso sottesi a qualsiasi scelta.
In questa intervista, per il tramite dell' avvocato Marco Valerio Verni,spieghiamo allora,il nostro punto di vista sul perché sia stato necessario pubblicare una delle foto del suo corpo martoriato.
E non è escluso che torneremo a farlo,con fotografie ancora più crude,se ce ne dovesse essere bisogno.
Occorre riflettere su una cosa che sarebbe dovuta essere scontata ma che non lo è stato e continua ad essere clamorosamente ignorata,da alcuni: bisogna accogliere,si,ma solo chi ne ha veramente bisogno e che,una volta da noi,decide di integrarsi,rispettando la nostra cultura,le nostre leggi,i nostri valori,le nostre tradizioni.
Non bisogna importarsi criminali. Si tratta di buon senso e di logica.

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